VILLA LA TASSINARA, VIA DEI COLLI STORICI, 5 – DESENZANO DEL GARDA (BS)

Vista del prospetto verso il lago

Vista del prospetto verso il lago

VILLA LA TASSINARA, VIA DEI COLLI STORICI, 5 – DESENZANO DEL GARDA (BS)

 (XVI-XX Sec.)

 

Progetto definitivo-esecutivo di restauro delle facciate e degli apparti decorativi interni

(Progetto di Restauro e Risanamento conservativo, ristrutturazione e di valorizzazione e nuova costruzione in seguito a demolizione con destinazione turistico/ricettiva)

Progettista

Anno: 2022

Committente: EMMECI.S.r.l.

Consulenza specialistica per il restauro: Prof. Giovanni Carbonara

 Sorveglianza: Arch. Mara Micaela Colletta, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia

 

Villa La Tassinara venne costruita a partire dal 1599 da Giovan Pietro dei Nobili Arrighi quasi a capo della Lugana un buon palagio che allo stile vuolsi Palladiano10 e completata da Giuseppe Giorgio Arrighi. La tipologia è quella descritta da Scamozzi di una casa dominicale, che comprende la Villa comune con gli edifici rurali, barchesse, stalle e colombaie. L’impianto attuale di Villa la Tassinara è il risultato delle trasformazioni compiute a partire dal 1914 dal barone Monti.

La Villa e il parco sono stati sottoposti a vincolo monumentale con D.M. del 6.6.1957 ai sensi della L. 1089 e L. 1497 del 1939

Le facciate, oggetto di restauro, sono principalmente quelle del corpo storico della villa anche se il rilievo e l’analisi delle finiture e dei materiali costitutivi sono stati svolti su tutte le facciate del complesso.

Si sono acquisiti, dalla committenza, la ricerca storico-critica e il rilievo geometrico delle facciate che è stato completato per le parti mancanti; sui grafici di rilievo sono stati identificati i materiali e le finiture presenti. In particolare si è prestata attenzione all’intonaco liscio e stilato, all’intonaco dipinto, all’intonaco con finitura ‘rustica’, agli elementi modellati in stucco e cemento, alle parti in pietra, alla cortina laterizia, agli elementi metallici e a quelli in legno. Per tutti i materiali e le finiture elencati sono stati previsti interventi localizzati di restauro.

Per gli ambienti interni si prevede:

  • La verifica della stabilità degli intonaci e la rimozione delle sole parti non recuperabili;
  • La reintegrazione delle mancanze con intonaco compatibile per colore e granulometria;
  • La stuccatura delle fessurazioni presenti;
  • L’iniezione di materiali consolidanti in caso di distacco;
  • La raschiatura di vecchie pitture non compatibili;
  • La pittura con latte di calce e velatura;
  • Nelle parti decorate la pulitura a secco a mezzo di spugne sintetiche o pani di gomma o con velinatura e ammonio carbonato per rimuovere le moderne ridipinture che ‘scontornano’ le figurazioni dipinte, la ricostruzione delle decorazioni ripetitive con riporto del disegno preparatorio, la riequilibratura cromatica con ripresa, ove necessario, delle cromie esistenti;
  • Si prevede, ove possibile, la conservazione dei pavimenti, delle porte e delle cornici in legno degli infissi.
  • I corpi illuminanti, ove possibile, verranno restaurati e revisionati per la parte elettrica.

In particolare, per il restauro delle parti dipinte dopo la pulitura si procederà con la riequilibratura cromatica reintegrando le lacune per facilitare la lettura dell’apparato decorativo.

Inoltre si è proceduto con l’analisi e il progetto di restauro dei portoni, delle finestre e porte finestre, delle fontane e delle statue presenti nel parco.