PALAZZO DEGLI AMBASCIATORI, VIA BRENTA 2A – QUARTIERE COPPEDE’, ROMA

Facciata angolo Via Brenta-Via Tagliamento, post operam

Facciata angolo Via Brenta-Via Tagliamento, post operam

PALAZZO DEGLI AMBASCIATORI, VIA BRENTA 2A – QUARTIERE COPPEDE’, ROMA

 (Gino Coppedè 1915-1921)

 

Progetto definitivo-esecutivo di restauro delle facciate

Progettista, Direttore dei Lavori, Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e d’esecuzione

Anno: 2021- in corso

Committente: Condominio di Via Brenta 2A

Consulenza specialistica per il restauro: Prof. Giovanni Carbonara

Sorveglianza: Arch. Antonella Neri, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma

 

Il Palazzo relativo al condominio di Via Brenta 2A, così come quelli relativi ai condomini di Via Dora 1 e 2, fa parte del complesso denominato ‘Palazzo degli Ambasciatori’. Si trova nel quartiere progettato da Gino Coppedè (1866-1927) nel 1915 nel quadrilatero racchiuso dalle Vie Tagliamento, Clitumno, Serchio, Ombrone, Arno.

Il progetto di restauro è stato modulato sulla base dei materiali e delle finiture riscontrate in loco, nonché del loro stato di alterazione. Esso riguarderà l’intonaco liscio, l’intonaco lavorato (è presente un trattamento a finta pietra), l’intonaco decorato (graffiti e dipinti), gli elementi metallici, gli elementi in cemento decorativo modellato, il travertino del basamento e l’ardesia. Particolare attenzione è inoltre rivolta al legno decorato, di cui sono costituiti gli architravi e i soffitti dei due balconi loggiati localizzati alle estremità della facciata prospettante su Via Tagliamento e su Via Brenta. Per queste parti viene previsto un restauro conservativo, con la finalità di eliminare elementi e pitture incongrue, nonché preservare le porzioni originarie con idonee operazioni di pulitura, consolidamento e reintegrazione.

Per facilitare la comprensione della resa estetica che l’intervento di restauro mira a raggiungere sono state realizzate due simulazioni fotografiche: una relativa alla facciata nel suo complesso ed una relativa al suddetto balcone loggiato, dove, oltre agli elementi in legno, è possibile apprezzare il recupero dei riquadri di fondo in intonaco dipinto.