PALAZZO VARESE, VIA GIULIA 16 – ROMA

Facciata principale su Via Giulia_post operam

Facciata principale su Via Giulia_post operam

PALAZZO VARESE, VIA GIULIA 16 – ROMA

 

(Carlo Maderno 1616-1618)

 

Progetto definitivo-esecutivo di restauro della facciata principale e della corte interna

Progettista, Direttore dei Lavori, Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e d’esecuzione

Anno: 2021- in corso

Committente: Fondazione Mancini Jacobini O.N.L.U.S.

Consulenza specialistica per il restauro: Prof. Giovanni Carbonara

 Sorveglianza: Arch. Oliva Muratore, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma

 

L’edificio, situato a Via Giulia, a poca distanza dal Lungotevere dei Tebaldi, nasce dall’accorpamento di più costruzioni, che vennero probabilmente unificate, anche con la realizzazione di un’unica facciata, su progetto di Carlo Maderno.

L’intervento riguarderà la facciata principale su Via Giulia, le facciate interne, così come il rifacimento della pavimentazione della corte interna.

Sull’intonaco liscio di fondo della facciata principale si propone una pulitura differenziata tra la parte bassa, probabile risultato di rifacimenti più recenti, e la parte alta dove l’intonaco potrebbe essere più antico. Per gli intonaci più recenti viene pertanto programmato il lavaggio con acqua, spazzolini, spazzole di saggina e irroratori, mentre per quelli più antichi la rimozione meccanica con minisabbiatrice a bassa pressione (estesa anche agli elementi in stucco modellato), che potrebbe consentire il ritrovamento della finitura originaria dell’edificio, già riemersa in parte con i saggi stratigrafici.

La corte interna si presenta ad oggi fortemente rimaneggiata. L’analisi sul posto delle facciate ha messo in luce una grande varietà di materiali (intonaco liscio, stucco, peperino, travertino, marmo, legno, elementi metallici), nonché un degrado diffuso.

Particolare attenzione è stata rivolta agli elementi decorativi in stucco, che si presentano in alcuni punti oscurati da incrostazioni, la cui rimozione verrà realizzata mediante l’applicazione di impacchi.

Per i portoni in legno presenti in loco viene prevista una generale operazione di revisione e successive integrazioni e/o incollaggi, ove necessario. La preesistente finitura, in gran parte distaccata, verrà rimossa e le superfici saranno successivamente ritinteggiate con smalto oleosintetico opaco.

Anche la pavimentazione del cortile interno ha perso completamente i suoi caratteri originari e risulta fortemente eterogenea. Viene quindi previsto un intervento di rimozione della preesistenza e la realizzazione di una nuova pavimentazione in lastre di travertino e cubetti di selce.