PALAZZO SITO IN PIAZZA CAVOUR-PIAZZA ADRIANA – ROMA

Prospetti su Piazza Adriana_ post operam

(1890- 1912)

Progetto definitivo-esecutivo di restauro delle facciate e Direzione Lavori

Progettista e Direttore dei Lavori

Anno: 2017-2018

Committente: Condominio di Piazza Cavour 4

Concessionaria di pubblicità: ATC Communication S.r.l.

Sorveglianza: Arch. Lisa Lambusier, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma

Il Palazzo oggetto d’intervento occupa una parte dell’isolato delimitata da Piazza Cavour e Piazza Adriana (Piazza Cavour 3, Piazza Adriana 4).

La ricerca storica è stata condotta presso l’Archivio Storico Capitolino in cui è conservato il progetto del fabbricato: risale al 13 maggio 1890 il rilascio della licenza di costruzione del palazzo alla ditta Oblieght Luigioni &C, sotto la direzione dell’architetto Martinori Luigi e la sorveglianza del Sig. Parenti Carlo (A.S.C., I.E. Titolo 54 Prot. 34577/1 1890). Il progetto viene presentato l’8 marzo 1890: il palazzo ha un’altezza di 24 metri con un cortile di medie dimensioni (16,00×19,00 m).

Il progetto di restauro delle facciate è stato modulato sui criteri prudenziali del restauro in particolare la reversibilità e la compatibilità chimico fisica dei materiali utilizzati con quelli presenti sulle facciate.

Oltre ad opere di pulitura chimica e meccanica, si è proceduto con reintegrazioni delle piccole parti mancanti del modellato in stucco, la revisione e il parziale rifacimento delle ardesie del cornicione superiore, mentre le parti erose, disgregate e dilavate sono state accuratamente pulite e consolidate mediante applicazione di silicato di etile

Gli elementi in travertino del basamento, interessati da depositi, sono stati puliti con impacchi di polpa di cellulosa e sepiolite a base di carbonato di ammonio previa tassellature campione; le fughe tra le lastre stuccate con una malta idraulica caricata con polvere di travertino o marmo finita con equilibratura cromatica.

Gli elementi in ferro (grate al piano terra) sono stati carteggiati per rimuovere i prodotti dell’ossidazione quindi trattati con prodotto antiruggine ai cromati e sali di piombo e zinco e verniciati con smalto in resina alchidica monocomponente.