PALAZZETTO SITO IN VIA BORGO PIO, 47 – ROMA

Veduta delle facciate_post operam

(1700-1911)

Progetto definitivo-esecutivo di restauro delle facciate

Progettista

Anno: 2015-2016

Committente: Condominio di via Borgo Pio, 47

Sorveglianza: Arch. Elvira Cajano, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma

Il palazzo oggetto di studio si trova in Borgo Pio 47 angolo vicolo di Orfeo 13. La ricerca è stata condotta principalmente all’Archivio Capitolino dove è conservato il progetto del Palazzo (Titolo 54 prot. n. 70986/1912).

Dal fascicolo richiesto risulta che i proprietari dello stabile E. De Santis e Salvatore Silvestri, visto lo stato fatiscente e non più adatto ad essere affittato, si proposero di restaurare il palazzo e presentarono un progetto al Comune di Roma, del quale esiste anche il verbale della Commissione edilizia d’approvazione (Prot. n. 4135/1911, p. 468). Il progetto, presentato nel 1911, prevedeva alcune modifiche planimetriche ai vari piani e una ristrutturazione importante in facciata dove è indicata una sopraelevazione di due piani.

Nel progetto di restauro delle facciate, realizzato, è stata prevista preliminarmente una pulitura dei depositi incoerenti e delle tinte scrostate e distaccate con spazzole di saggina, raschietti e spatole; i depositi più tenaci e le croste nere, invece, saranno rimossi mediante impacchi di polpa di cellulosa con soluzioni a base di carbonato o bicarbonato di ammonio EDTA e sali quaternari di ammonio previa tassellature campione. Si prevede anche la verifica delle condizioni di adesione dell’intonaco al supporto previa battitura manuale (anche delle parti modanate), individuando le aree distaccate che saranno consolidate con micro-iniezioni di miscela di calce idraulica.

L’intonaco mancante, in corrispondenza del cantonale e delle modanature di cornici e marcapiani sarà reintegrato con malte idrauliche premiscelate traspiranti esenti da cemento ed eventuali imperniature in acciaio inox e fili non ferrosi; gli elementi aggettanti saranno protetti con un discreto ma funzionale bauletto/scivolo in malta per evitare l’accesso di acqua e favorirne il deflusso.

La tinteggiatura dei prospetti tenderà a facilitare la lettura del disegno delle facciate ristabilendo il corretto rapporto tra basamento, apparato decorativo e parete di fondo; propedeutica alla tinteggiatura sarà la realizzazione di saggi stratigrafici in facciata per ricavare la sovrapposizione delle tinte che sono state applicate nel tempo.